DA SCOPRIRE
Si tratta di un viadotto di età romana, la cui costruzione fu dettata dall'esigenza di sopraelevare la via Salaria ed impedirne l'imminente impaludamento, a causa delle frequenti piene del fiume Velino.
La città di Rieti era, già nel III sec. a.C., collegata alla Roma tramite la via Salaria; la via consolare rappresentava un'arteria di collegamento fondamentale, e la sua esistenza fu preservata impedendone l'impaludamento tramite la costruzione di un viadotto. Il viadotto superava il fiume grazie ad un ponte in pietra (dove ancora oggi sono ben visibili i solchi dei carri che traportavano sale), e consentiva il raggiungimento della città sulla rupe, scongiurando allagamenti. Questo, dopo aver attraversato l'area del foro, proseguiva sulla destra in via Garibaldi, andando così a delineare il cardo ed il decumano della città, ancora identificabili. La struttura è stata realizzata con fornici romani formati da blocchi squadrati di travertino cavernoso; al di sotto di Casa Sciarra, ad esempio, si trova un ambiente ipogeo costituito da un fornice e da alcuni archi, successivamente riutilizzati prima come fondaci per il commercio di olio e vino, ed infine come magazzini mercantili. Anche al di sotto di Casa Parasassi e del Palazzo Rosati Colarieti è individuabile parte dell'antico viadotto. Risulta quindi chiaro come ad oggi struttura sia inglobata nei sotterranei di palazzi gentilizi della città di Rieti; essa è, però, anche adiacente a case-torri medievali ed altre strutture del XV e XVII secolo: si tratta dunque di un percorso archeologico che spazia anche dal punto di vista cronologico.
Le visite guidate si tengono il sabato alle ore 18.00 e la domenica alle ore 11.00, ed il luogo d’incontro con la guida è in Piazza Cavour.
La visita dura circa 1h e 45 minuti
Per la visita occorre prenotare al 0746.296949 oppure 347.7279591
Se si effettua la visita in gruppi superiori a 15 persone, è possibile effettuare il percorso guidato anche al di fuori degli orari sopra indicati.
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